CHI VA CON LO ZOPPO…..

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Tu vai con lo zoppo?
Non ti sto prendendo in giro !!! Sei consapevole delle persone che frequenti ? Il tuo ambiente (squadra, amici , allenatore, famiglia ecc.) ti influenzano in maniera negativa ed eccessiva
Voglio, con questo articolo, parlarti di come il tuo ambiente condiziona i tuoi risultati.
Per ambiente non si intende solo l’ambiente fisico, ma tutto ciò che dall’esterno ci influenza. Il primo fattore da considerare sono le persone che ti circondano .
Tutti noi facciamo quello che le persone che frequentiamo si aspettano da noi.
Se frequenti persone che hanno standard elevati, per compiacerle tenderai ad alzare più che puoi anche tu il tuo livello di vita, di comportamenti, abitudini, di libri che leggi, di film che vedi, di argomenti che discuti…
Se invece frequenti persone con standard di vita più bassi del tuo, tenderai ad abbassare anche il tuo.

Il dramma per chi nasce e cresce nel ghetto non e’ la povertà ma la mancanza di esempi positivi. La cosa importante non e’ dove ti trovi ma in quale direzione stai andando. E la direzione e’ influenzata dagli esempi che hai e dagli stimoli che vivi e che ti procuri

Fai attenzione al tuo ambiente . E’ importante perché l’ambiente in cui viviamo determina la persona che diventerai.

Vuoi fare l’atleta professionista? Circondati di atleti professionisti, frequenta atleti professionisti, scovali su facebook o su youtube vai a vedere gli allenamenti (lo stalking è reato  ) . Devono essere atleti vincenti cioè quelli che ti passano la mentalità giusta che è quella che vuoi avere tu per ottenere i tuoi successi. Tutto questo in qualche modo si crea iniziando un percorso di coaching potrai fare in modo di creare un ambiente potenziante ovvero che ci elevi e non ci abbassi.

Ricordati: si diventa migliori se si frequentano i migliori!!!

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Vuoi sapere cosa è la mentlità del campione… Leggi qui!!!

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Un esempio vale più di mille parole.
Perciò pubblichiamo questo pensiero di Barzagli, calciatore campione del mondo nel 2006 (sì vabbè è Juventino ma leggilo lo stesso).
Un campione sa che i limiti sono molto spesso auto-imposti e cerca sempre di superarli. Sa che nulla è dovuto, quindi lavora per ottenere dei risultati.

“Nella mia vita ho visto molti calciatori montarsi la testa. Fenomeni veri che a 15/16 anni smettevano di allenarsi. “Non mi serve… Non riesci a starmi dietro lo stesso”. Io invece nella mia carriera ho sempre continuato ad allenarmi duramente. In testa avevo un sogno che era quello di giocare ai massimi livelli. Sono diventato campione del Mondo. Ho vinto cinque scudetti di fila. Molti giovani che arrivano nei grandi club si sentono arrivati. Iniziano a vedere i primi milioni e non capiscono più nulla. Devi essere sempre attento a rimetterli in riga. Il mister dice di correre per 100 metri e loro a 20 metri dal traguardo rallentano. Un giorno vidi Dybala rallentare volutamente. Mi diede un tale fastidio che gli andai vicino e gli dissi: “Ragazzino cerca di correre 110 metri, non 80, perché qui sei alla Juventus… In un attimo sei fuori. Se ci riesco io a correre 100 mt a 35 anni, tu puoi correre 200 e non sentirli”. Mi ha chiesto scusa… In quel momento ho capito che non è uno dei tanti. Si vede che è un ragazzo che ha voglia di diventare un numero uno. Nella vita non bisogna mai pensare che tutto ti sia dovuto. Se sei un talento devi continuare a coltivare questa dote. Allenarti come un matto. Non devi mai montarti la testa, perché guadagni più della maggior parte delle persone. Se guadagni tutti quei soldi è grazie alla passione che ti dà la gente “comune”. Devi alzarti la mattina e ringraziare i tifosi prima di Dio. Non devi mollare mai perché le delusioni sono dietro l’angolo. Io non mollerò fino a quando Il mio cuore mi darà la forza per correre dietro quella palla”.

[Andrea Barzagli]

Sei pronto anche tu a diventare un campione?
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